lunedì, luglio 26, 2010

LOBOTOMIZZATEMI

Ah già, i sogni.

Giovedì notte. Mi stavo sposando con una donna, in piazza del paese. La conoscevo a malapena, sì, era simpatica, però volevo far presente che non era esattamente il mio campo, ecco. Ma c'erano troppe aspettative di mezzo, e comunque non avevo neanche il vestito giusto.

Venerdì notte. Come sopra, solo che mi stavo sposando con un compagno del liceo (non Trent Kort), uno che in tempi più recenti mi stava parecchio sulle costoline per le arie che aveva cominciato a darsi. Per il resto tutto uguale.

Sabato notte. Niente matrimoni, in compenso il buon vecchio sogno che mi sono reiscritta all'università da anni, pago la retta quindi mi sento pure in colpa, non dò gli esami, non ho neanche la più pallida idea di cosa dovrei studiare, e fate conto che lo sogno praticamente tutte le notti, e ogni notte arrivo QUASI a dare l'esame o a decidere di ritirarmi, e poi la notte dopo è lo stesso. Questa volta mi sono trovata al mattino, già sveglia, giuro, e pensavo ancora "ma io sono iscritta all'università o no?" E poi c'era la simpatica aggiunta di un viaggio in macchina da un posto dove lavoravo a non so dove, e uscivo da un parcheggio coperto e per qualche ragione mi ritrovavo in metropolitana.

Domenica notte. Il peggiore. Con un nutrito gruppo di amici e conoscenti delle conventions andavamo a una manifestazione in costume. C'era una specie di luna park con carrellini che scendevano a precipizio per un pendio, in realtà nulla di spaventevole rispetto a certe cose che si vedono nei parchi, solo che a un certo punto si rompevano le catene dei carrellini e tutti precipitavano uno sull'altro. Urla, sangue, un mucchio di macerie. Io e altri, rimasti giù, osservavamo impotenti il massacro. (Forse mi è rimasta in testa la storia di Duisburg.) Arriva la polizia e la protezione civie, e ci avverte che ci sono decine di vittime, e che è una scena orribile di corpi maciullati, meglio che non ci avviciniamo. Noi siamo paralizzati dall'orrore e disperati, cerchiamo di capire chi manca fra noi, e a un certo punto ci chiedono di identificare le vittime. Non ci fanno vedere i corpi perché sarebbe troppo macabro, solo foto dei loro vestiti. Riusciamo a identificare diverse persone, carissime amiche e amici. Siamo affranti. Io crollo quando mi mostrano un vestito di perline (?) e riconosco che era di un'amica che era andata alla manifestazione vestita da Leia. In realtà non era nessuno che conosco, ma nel sogno era una ragazzina alla sua prima convention. Scoppio a piangere e urlare.

Buongiorno! Dormito bene stanotte?