giovedì, giugno 24, 2010

GUERRIGLIA URBANA

No, sul serio, io Damina la stimo, oltre a volerle un mondo di bene. Perché ieri sera ha evirato a parole quel tizio e poi non si è scusata di esistere con l'intero universo conosciuto, mentre io lo avrei fatto non a parole e poi non avrei potuto scusarmi (come faccio di solito - tanto per chiarire, sono io che tendo a scusarmi con l'umanità dopo un exploit pittoresco, NON Damina - ma sarei stata a San Vitùr.

Scenario: il cinema Odeon, verso la fine dei titoli di coda di "A-Team". Dama voleva vedere i doppiatori, poi abbiamo scoperto con gioia che c'é un finalino dopo i titoli in cui MUOIONO TUTTI (tanto per non fare spoiler). Durante il finalino una coppietta si alza e comincia ad andare verso l'uscita parlando ad alta voce.

Dama: Shhh!

Tizio: E che sei, mia zia? (ERRORE FATALE! Scusati e basta, imbecille!)

Dama: ________________ (riempire a piacere con una qualsiasi esternazione del Dama-pensiero, giuro che non mi ricordo, forse lo ha solo mandato aff)

Tizio (alla sua ragazza!!!): Hai sentito cosa mi ha detto? Hai sentito?

Io (a mezza voce): Sì, bravo, fatti difendere dalla fidanzata... o quello che è...

Bro: (si trincera dietro i sacchi di sabbia e il filo spinato)

Tizio-Dama: vari secondi di sfida a "chi ce l'ha più grosso" (ovviamente vinceva Dama), come capita quando una tipa suscettibile e un tipo a cui piace litigare si incontrano e sboccia l'APOCALISSE NUCLEARE. "Vieni qui a dirmelo!" "No, vieni qui tu!" etc. Intanto io lo guardavo ridendo, perché era troppo patetico. Più piccolo di me, rasato, palestrato e lampadato, si stava inalberando per la sfida di una ragazzina alta un soldo di cacio (no, Dama, lo so che in realtà sei temibile, è per far capire le proporzioni).

Tutto questo con noi sedute ai nostri posti e il tizio che saltellava come una drag queen sulle scale, mentre la sua ragazza ridacchiava. Mi sa che quella sera gli è andata buca. Finalmente esce continuando a imprecare, ormai in piena guerra dei sessi.

Io (da codarda, mentre sta uscendo): "Tanto fra cento anni sarete estinti!" (non è vero, la testa d'uovo che ha detto 'sta str... intendeva tutta l'umanità, e comunque non ci credo, è solo uno che porta sfiga - ma ci provavo talmente gusto!)

Dopo l'uscita dell'eroe, noi ci rassettiamo con flemma, commentiamo il finalino e i doppiatori e con tutta calma usciamo. Ci scommettevo che il tizio ci aspettava fuori (ma a debita distanza!!!): era proprio il tipo da fare una cosa del genere con un nemico grosso e feroce come Damina. Io chiudevo la retroguardia e ho solo colto il finale della nuova salva di insulti, che ovviamente si erano spostati sulle dimensioni dell'organo riproduttivo del tizio.

La farsa continua con noi tre che camminiamo beate come se fossimo le uniche tre donne sulla Terra (magari! no, scusate, amici maschi, ma ieri sera mi sentivo veramente androfoba - misantropa - insomma, odiavo tutti gli uomini tranne Liam Neeson) e il tizio che continua a zompettarci attorno in una maniera che faceva sembrare Frank'n'Furter un modello di virilità (lo è - a parte tutto il resto).

Tizio: Voi non sapete chi sono io! (Oscar all'originalità, in effetti somigliava un po' a Corona, ma perfino il re del trash Corona è un signore rispetto al nostro eroe)

Dama: Seh, seh. Tanto ce l'hai piccolo. (non sono le parole testuali ma lo spirito era quello.)

Io: Che dite, chiamiamo il maresciallo? (e NOI potremmo farlo DAVVERO!!! OK, è in Trentino, ma chi se ne frega?)

Tizio (falsetto sempre più stridulo): Chiamate chi volete! Ora chiamo io le forze dell'ordine!

Il tizio estrae un cellulare probabilmente più grosso del suo organo riproduttivo - scusate di nuovo, ma è proprio così che mi sentivo ieri sera - e comincia ad armeggiare, dirigendosi vagamente verso la macchina della polizia municipale (?) parcheggiata in Corso V.E. II. Se ha avuto un improvviso discendimento di palle e li ha interpellati, mi immagino lo scambio:

Tizio: Una ragazza mi ha detto che ce l'ho piccolo! Quella là, quella piccolina in nero con le due amiche alte!

Poliziotti: ZOMGROFLMAO! Figliolo, ti serve l'indirizzo di un buon terapista?

Intanto noi, con la stessa souplesse, ci siamo dirette in Feltrinelli e abbiamo fatto shopping. All'uscita, inutile dirlo, nessuna traccia del tizio, probabilmente autodistrutto dal suo EPIC FAIL (o terminato per misericordia o autoconservazione dalla sua ragazza).

Morale: l'incontro ha tirato fuori tutto il mio odio per l'umanità (non è limitato agli uomini, mi è successo anche con donne, ma con gli uomini la componente sessuale peggiora le cose) e devo dare un avvertimento: IO SONO MOLTO PEGGIO DI DAMINA!