Non riuscendo a rientrare nei miei blog Wordpress, ho rispolverato questo per documentare il mio cammino di salute mentale.
Andava tutto decentemente fino a qualche settimana fa, tant'è vero che la mia psichiatra mi ha cominciato a ridurre lo Zoloft (Sertralina) fino a toglierlo del tutto.
Ero strafelice, fino a quando non ho cominciato a manifestare sintomi che da tempo non mi capitavano: lacrime in tasca, irritabilità a livelli da serial killer etc. Mi sono detta che era una buona cosa, che ero più in contatto con i miei sentimenti... l'ho detto alla psichiatra e la sua risposta è stata "ci vuole tempo".
Nota: la psichiatra sta a 30 km da casa mia, su brutte strade, e mi tocca farmi portare da mia zia, perché guidare al di là della mia zona di conforto mi mette il panico. Anche le videochiamate mi causano panico. Se non riesco ad andare di persona al suo studio, devo prendere un appuntamento telefonico per 5 minuti di conversazione alle 1930, quando di solito faccio cena; i miei piccoli lettori avranno già indovinato che il telefono mi provoca... crisi di panico! Non recepisco cosa mi viene detto, non riesco a organizzare quello che devo dire, prendo pagine di appunti e ancora non basta: quando riattacco mi accorgo di aver detto un decimo delle cose importanti.
È come se avessi un dolore a una gamba, e il medico mi dicesse di andare da lui a piedi, e poi si irritasse perché il dolore è cresciuto, sono arrivata in ritardo e sono talmente stanca che non riesco a spiegare cosa c'è che non va.
Aggiungiamo che la psichiatra non tiene la mia scheda: ogni volta mi chiede per telefono cosa prendo e da quando. Io cerco di tenere tutto segnato per bene, ma sorge spontanea la domanda... perché devo fare io tutto il lavoro, quando i miei problemi sono in buona parte di natura cognitiva?
Insomma: ieri a pranzo me ne sono andata dal mio bar preferito sbattendo la porta perché c'erano 3 o 4 uomini che urlavano e bestemmiavano. Arrivo a casa, la mia povera zia mi dice due cose semplicissime ("guarda che ho cambiato un asciugamano in bagno... bisogna mettere fuori il sacco della plastica...") e io non capivo cosa diceva. Ero talmente confusa, terrorizzata e frustrata che ho scagliato uno sgabello dalla finestra.
[EDIT: per fortuna non ero a Milano, se no finivo in cronaca nera.]
Allora ho chiesto via WhatsApp un appuntamento telefonico urgente alla psichiatra, per chiedere di poter ricominciare con la Sertralina. Mia zia ha assistito alla conversazione. Dopo aver spiegato la situazione, è cominciato il famoso sketch di Abbott e Costello: "Ricominci con metà Sertralina." "Metà di cosa?" "Di Sertralina."
Una persona meno terrorizzata di me avrebbe chiesto: "Scusi, metà di quale dosaggio? Prendevo la pastiglia da 100 mg; intende dire che devo ricominciare con 50 mg? Oppure intende la pastiglia da 50, quindi devo prendere 25?"Ma non ero in grado di fare un discorso così articolato, quindi siamo andate avanti per 5 minuti a forza di:
A: Ti ho detto che Chi gioca in prima base, Cosa in seconda, Non Lo So in terza.
C: Conosci i nomi dei giocatori?
A: Certamente!
C: Bene allora chi gioca in prima base?
A: Sì!
C: Intendo il suo nome!
A: Chi!
C: Il ragazzo in prima!
A: Chi!
C: Quello che gioca in prima base!
A: Chi!
C: Il ragazzo che gioca in prima!
A: Chi è in prima!
C: Adesso me lo stai chiedendo?
A: Ti sto dicendo Chi è in prima base!
C: Bene, ti sto chiedendo chi è in prima base!
A: Quello è il suo nome.
C: Quello è il nome di chi?
A: Sì.
C: Bene, andiamo avanti e dimmelo.
A: Chi.
C: Il ragazzo in prima.
A: Chi!
C: Quello che gioca in prima base.
A: Chi è in prima!
C: Hai un contratto con il primo giocatore?
A: Assolutamente.
C: Chi ha firmato il contratto?
A: Naturalmente!
C: Quando paghi quello che gioca in prima tutti i mesi, chi prende il denaro?
A: Ogni dollaro. Perchè no? E’ un diritto di quell’uomo.
C: Chi è?
A: Sì. Qualche volta viene giù sua moglie e li prende lei.
C: La moglie di chi?
A: Sì.
A un certo punto mi sono messa a urlare: "MA SI STA A SENTIRE QUANDO PARLA? NON MI STA DICENDO NIENTE!"
"Signora, adesso lei è troppo attivata."
"MA VA?"
Poi ricordo solo che in qualche modo è emerso il dato fondamentale: 25 mg, metà di 50 mg. È seguito un semplicissimo programma per riportare il mio dosaggio ai livelli precedenti, talmente semplice che accludo qui sotto la foto degli appunti che ho preso prima, durante e dopo la telefonata:
Secondo me ci sono gli estremi per un'accusa di negligenza medica - mia zia è testimone - ma col cavolo che mi procuro altri problemi. Invece mi sto impegnando a trovare soluzioni:
1) Cambiare psichiatra
2 ) Comprarmi gli auricolari per la cancellazione del rumore.